TRANSLOVENIJA
EXPRESS #6 Laško – Celje - Šentjur
- Smarje Pri Jelsah km 38 708 d+
Domenica
21 maggio 2017
Sole
– ventilato
La
mattina non potrebbe cominciare meglio, con una colazione da
“campioni”, molto proteica e musica rock anni '90.
Mentre
faccio lo zaino smette di piovere ed esce un bel sole.
Saluto
i simpatici ospiti ed esploro il bel centro storico di Laško, nella
luce della domenica mattina di Maggio. L'atrmosfera è molto
rilassata, in confronto alla dura giornata di ieri. Le energie
fluiscono.
DOMENICA DI PRIME COMUNIONI A LASKO |
LUNGO LA SAVINIJA |
Il
primo tratto di strada, in direzione Celje è molto piacevole, sul
lato destro della Savinija, con continui saliscendi e molte zone
d'ombra. A tratti costeggio la ormai familiare ferrovia.
LA VALLE DELLA SAVINIJA |
Raggiungo
la terza città slovena in 11 km e mi inerpico per una collinetta,
nel folto del bosco, per raggiungere la zona panoramica dell'antico
castello. La salita su sentiero spacca le cosce, nonostante sia già
caldo, a causa delle forti pendenze.
CASTELLO DI CELJE |
Discendo
quindi su asfalto ed evito di entrare in città, proseguendo verso
Teharje (km 16) dove, dopo un ristoro a base di dolci locali in un
ristorante, mi immetto sulla strada principale 107 che costeggia il
fiume Voglajna, all'interno della sua valle.
CELJE |
Proseguo
nella bella vallata aperta ed agricola in totale solitudine, salvo
qualche persona incontrata a Šentjur (Km 24), dove mi rifornisco di
acqua e di cibo. Il percorso è in lievissima, costante salita.
Poco
dopo il 26° km , inizio a percepire una sensazione strana, una sorta
di giramento di testa. Rallento fino a camminare, bevo, integro sali
minerali e in qualche modo, senza miglioramenti raggiungo Grobelno
(km 28) intorno alle 15.
Sospetto
che la stanchezza del giorno precedente, unita al sole delle ore
centrali e al vento costante mi abbiano chiesto il conto.
Qui
faccio una sosta di almeno 30', al fresco, sotto la pergola di un bar
e bevo un doppio caffè, osservando le discussioni tra i giovani
locali, intorno a ragazze e motori. La sensazione di straniamento
cala leggermente ma l'obbiettivo di raggiungere Rogaška
Slatina in serata, distante ancora 22 km mi appare inverosimile se
non con uno sforzo poco piacevole.
Ripiego
per fermarmi a Smarje pri Jelsah a 10 km e prenoto con Booking una
stanza in un B'n B: Guest house Sobe Šilec.
Scelta
che si rivelerà vincente.
Di
passo copro i 10 km , superando anche una piccola salita ( circa 100
metri di dislivello) che mi immette nella valle adiacente e
raggiungo, in mezzo ai campi di grano verde la mia meta.
LA VALLE DI SMARIJE PRI JELSAH |
Smarje
è famosa per il suo “calvario”, una collinetta di 100 metri su
cui sorge la chiesa di San Rocco (Sveti Rok), raggiungibile tramite
una via crucis ripidissima, interrotta da cappelle votive con
rappresentazioni stautarie a dimensioni reali, di epoca barocca,
colorate.
IL CALVARIO |
IL PANORAMA DA SVETI ROK |
Appoggio
lo zaino e libero dal peso, dimenticando la sensazione che mi ha
accompagnato nelle ultime due ore, con le gambe calde, tento la
scalata in velocità fino alla chiesa. Strava mi restituisce un bel
risultato: 3° assoluto. Avrei potuto far meglio, perché il segmento
considerato inizia dalla parte ciottolata della via crucis, mentre ho
iniziato a “spingere” dall'inizio della salita. Tempo di sforzo:
5'43''.
Rientro
al B 'n B e mi godo la compagnia della simpatica famiglia ospitante:
Zvonko, Simona e Pija, studentessa di economia a Maribor.
La
villetta in stile montanaro moderno è accogliente, così come la
birra, i biscottini al cioccolato ed il tuffo in piscina che mi
vengono offerti mentre chiacchieriamo in inglese. Zvonko, ex
cestista, mi mostra la sua spa privata, con annessa stanza delle cene
tra amici. Simona è orgogliosissima del suo orto biologico.
Mi
consigliano una trattoria/pizzeria lì vicina dove mangio trota con
patate, vino di Jeruzalem (zona che raggiungerò tra qualche giorno)
caffè con 10€.
A
bordo piscina mi godo il fresco mentre parlo via Face Time con mia
moglie. La sensazione del pomeriggio è solo un ricordo.